Il tasso centrale sull'euro aumenta di un quarto di punto all'1,5%. Decisione ampiamente attesa dai mercati, mentre da Francoforte si risponde al downgrade dei titoli portoghesi.
Niente sorprese a Francoforte. La Banca centrale europea ha rispettato le previsioni ed aannunciato il secondo rialzo dei tassi di interesse nell'arco di tre mesi. Il tasso di riferimento sale di un quarto di punto all’1,5%, a partire dal 13 del mese corrente.
La mossa era ampiamente attesa dagli analisti e dai mercati: nelle ultime settimane la stessa Bce, per voce del presidente Jean Claude Trichet, aveva quasi esplicitamente dichiarato l'intenzione di attuare un nuovo intervento sul costo del denaro, usando più volte l'espressione “forte vigilanza” di fronte alla minaccia di inflazione. Un termine in codice che gli operatori avevano correttamente interpretato come l'annuncio di un nuovo aumento dei tassi euro.
Nessun effetto ha avuto l'aumento dei tassi del corso dell'euro, che ha anzi toccato il minimo delle ultime due settimane nei confronti del dollaro USA. Le aspettative dei mercati avevano già incorporato il rialzo di un quarto di punto, ma soprattutto la decisione odierna è passata in secondo piano rispetto alla comunicazione con cui la BCE ha annunciato la sospensione delle restrizioni all'uso di titoli sovrani de Portogallo quale collaterale.
Anche questa è in un certo senso una risposta attesa.
Un chiaro segnale che da Francoforte non si è disposti ad accettare supinamente azioni che offrono il destro alla speculazione contro la moneta europea, esattamente come era avvenuto per la Grecia. La guerra dei rating continua.
La mossa era ampiamente attesa dagli analisti e dai mercati: nelle ultime settimane la stessa Bce, per voce del presidente Jean Claude Trichet, aveva quasi esplicitamente dichiarato l'intenzione di attuare un nuovo intervento sul costo del denaro, usando più volte l'espressione “forte vigilanza” di fronte alla minaccia di inflazione. Un termine in codice che gli operatori avevano correttamente interpretato come l'annuncio di un nuovo aumento dei tassi euro.
Nessun effetto ha avuto l'aumento dei tassi del corso dell'euro, che ha anzi toccato il minimo delle ultime due settimane nei confronti del dollaro USA. Le aspettative dei mercati avevano già incorporato il rialzo di un quarto di punto, ma soprattutto la decisione odierna è passata in secondo piano rispetto alla comunicazione con cui la BCE ha annunciato la sospensione delle restrizioni all'uso di titoli sovrani de Portogallo quale collaterale.
Anche questa è in un certo senso una risposta attesa.
Un chiaro segnale che da Francoforte non si è disposti ad accettare supinamente azioni che offrono il destro alla speculazione contro la moneta europea, esattamente come era avvenuto per la Grecia. La guerra dei rating continua.